Pensieri sovrani - Carlo Botta
Trascrizione dell'intervento di Carlo Botta, Sociologo, Psicologo, Operatore di Marketing, Massmediologo.
Innanzitutto bisogna capire nell'ambito del mondo cosa è l'Italia. L'Italia occupa lo 0,5 % del territorio emerso sull pianeta terra, la popolazione è lo 0,8 % della popolazione mondiale, un puntino sul mappamondo.
Ciò nonostante tutto quello che oggi è progresso, civiltà, buon gusto, cultura, è nato, transitato o è stato sviluppato da questo 0,5 % di terra.
Una terra benedetta che è nell'ambito di quella frazione ingiusta di questo mondo che detiene da secoli l'ottanta per cento della ricchezza mondiale. Il venti per cento di tutto il mondo che detiene l'ottanta per cento della ricchezza di tutto il mondo.
Tra tutti i fortunati siamo i più fortunati, non solo siamo nati in Europa, ma abbiamo avuto la fortuna di nascere in Italia, ognuno nasce dove il destino decide. L'Italia è una culla, un paradiso che non ha uguali al mondo. L'Italia ha 58000 specie animali, la fauna più ricca del mondo, ha il ventaglio di intrattenimento, di turismo, di cultura, più completo al mondo. La Francia che è tanto blasonata, ha l'uno per cento di quello che ha l'Italia. Abbiamo 120 tipi diversi di grano, e una capacità di trasformazione delle materie prime unica.
La cosa più importante da dire ai giovani è che oggi l'Italia non è una cenerentola sanguinante, che nel passato era una cosa straordinaria, ma che l'Italia era un paese normale, semplicemente libero.
L'Italia quando è libera di potersi esprimere è la nazione che ha una capillarità di intraprendenza unica al mondo, una ditta ogni 6, 7, abitanti non ce l'ha nessuno al mondo.
E' vero che la Germania è stata la locomotiva dell'Europa, ma come numeri quantitativi, rispetto all'Italia e ai suoi numeri qualitativi anche oggi è molto indietro. Fino agli anni novanta avevamo una bilancia commerciale che mortificava la Germania, da sempre noi facciamo prodotti ad altissimo valore aggiunto e importiamo prodotti a bassissimo valore aggiunto, Ecco dove è nata la ricchezza del nostro paese.
Questo è uno scambio molto vantaggioso, prendere materie prime e trasformarle, ha un risultato che raddoppia il valore del prodotto, prendere un pezzo di stoffa che pago 10 e trasformarlo in un prodotto che vendo a 20, mi mette al riparo anche dalla fluttuazione valutaria, che può incidere solo marginalmente sul mio risultato.
L'Italia è sempre stata l'ombelico del mondo.
Con uno stipendio in Italia si manteneva una famiglia, si mandavano i figli a scuola, si facevano le vacanze, si comprava una casa e si metteva il 25% del reddito in banca. Oggi con due stipendi non si arriva alla fine del mese perché abbiamo fatto entrare in circolo un monello ludopatico che è lo speculatore finanziario, che toglie i soldi all'economia reale per giocarli al Bingo o in Borsa. Questa è stata una delle cause.
L'Italia era totalmente al contrario di quello che i giovani vedono oggi, a quei tempi sceglievi da giovane il tuo destino e te lo costruivi perché l'Italia ti dava l'opportunità di poterlo fare, oggi non è così.
Una volta i giovani potevano sceglierela loro carriera, l'avvocato, il medico, oggi purtroppo i giovani da grandi vogliono fare Il reddito di cittadinanza.
Il vero patrimonio di oggi sono le consocenze che gli italiani hanno, ma una volta superata la linea del Piave della conoscenza acquisita dagli adulti di oggi, ai giovani non rimarrà nulla. Il vero nostro patrimonio, il saper fare, l'ingegno, stanno scomparendo con la trasformazione dei giovani in poltronari da divano con la mancetta dello stato. Senza poter tramandare il saper fare l'Italia è destinata a morire.
Per un periodo gli italiani sono stati il popolo più simpatico e ben visto al mondo, che ha contribuito alla crescita di società in tutto il mondo, gli italiani hanno lavorato come bestie nelle miniere del Belgio, il popolo che oggi ci dovrebbe guidare trattava i nostri padri come bestie, non c'erano standard di sicurezza, venivano trattati in modo criminale. Chi protestava ai quei tempi se era italiano veniva licenziato senza ragione.
Intanto in Italia veniva fondata l'Iri, che produsse la più grande opera infrastrutturale mai costruita in tempi brevissimi, in soli sette anni venne costruita l'autostrada del sole Milano Roma.
L'automobile, e il primo motore a scoppio sono nati in Italia, il computer, il motociclo, i microchip sono nati in Italia.
Chi aveva la quinta elementare ha costruito l'Italia, che è stata distrutta poi dai professoroni della Bocconi, perché una cosa è memorizzare le cose, una cosa è capirle e saperle fare.
C'era l'amore per questa patria, oggi vedo troppe persone, in particolare la classe politica, che fanno di tutto per mettere in difficoltà l'Italia, per avere l'appoggio del triangolo di Bruxelles e la possibilità di governarla indirettamente o direttamente tramite loro.
Questa è una società che oramai è ammalata, che ha abolito la leva militare che insegnava la disciplina, che ti dava l'amore per la patria.
Stanno mortificando l'Italia, gli stregoni dell'informazione stanno annientando l'identità di un popolo.
Hanno scelto di mantenere la disoccupazione ad alti livelli, questo accade non perché gli italiani non siano più capaci di fare le cose, di fare le pizze o i designer, ma perché almeno il dieci per cento di disoccupati ci devono stare in Italia, altrimenti l'Euro non è sostenibile. O svaluti la materia prima o svaluti il lavoro, e siccome la materia prima non si può svalutare, rimane solo il lavoro.
SIamo chiusi in una gabbia, abbiamo degli asset che non si possono spostare, i vigneti, il patrimonio artistico culturale, consentiranno all'Italia di non morire mai, ma per riprendere in mano la situazione bisogna fare che il sistema crolli, e deve avvenire in mdo più rapido possibile, altrimenti i danni, le macerie causate da questo sistema saranno molto lunghi da recuperare, e non basteranno due generazioni per farlo.
La Sanità in Italia è stata distrutta negli ultimi venti anni, l'Europa ci ha imposto l'austerità e il governo ha tagliato decine di miliardi alla sanità, che è diventata il salvadanaio di Bruxelles. Oggi l'Europa ci dice che dobbiamo prendere finanziamenti per finanziare la Sanità, e questo trappolone arriva da chi prima l'ha voluta tagliare.
La moneta deve girare, e come gira la moneta, per esempio con l'acquisto di un fondo immobiliare, che poi quel fondo qualcuno dovrà rsitrutturare, qualcuno dovrà arredare e poi magari qualcuno ci aprirà un negozio dentro. Questo avveniva quando l'Italia era la quarta potenza industriale, non grazie alla Lira, ma grazie alle cambiali, al credito, alla affidabilità del sistema.
I distretti industriali sono usciti dall'Italia, ma oggi potrebbero rientrare, ma è ovvio che bisogna uscire da questa gabbia, da questa imposizione fiscale, per ripartire e riprenderci quello che ci spetta, quello che siamo capaci di fare, senza che nessuno ci regali niente.
Una volta esisteva la meritocrazia, se eri bravo venivi cercato dalle aziende che per averti ti offrivano uno stipendio più alto per averti, oggi è il contrario, gli stipendi sono compressi, hanno tolto i riferimenti della famiglia e della autorealizzazione, in nome del precariato.
Io ho ancora fiducia in questo paese, ma prima dobbiamo prendere coscienza di quello che siamo e siamo capaci di fare, e ovviamente creare una forza trasversale che innanzitutto elimini questa manipolazione mediatica e risolvere il problema dell'informazione.
In modo sereno poi ringrazìare l'Europa, che ci doveva tanto difendere, lasciare a loro questo Euro miracoloso che però a noi tanto bene non ha fatto, riprenderci la nostra Liretta e ritornare da dove abbiamo lasciato, quando eravamo l'Italietta che tanto bene funzionava.
L'Italia riprenderebbe tranquillamente il suo percorso che ha lasciato nel 1999 e finalmente potrebbe riprendere una visione di marketing e sistema nazionale. Nella siderurgia, nel turismo, nell'automobile, ecc.
Così usciremo finalmente da questa festa internazionale del ringraziamento in cui noi facciamo la parte del tacchino, e in cui veniamo farciti non dalla bocca, cosa che ci provoca prurito e fastidi.
L'Italia è la più forte nazione del mondo, finché ci sono gli italiani.
Voglio chiedere scusa ai giovani perché loro sono la prima generazione che sta peggio di quella che l'ha preceduta. Chiedo scusa perché ho capito troppo tardi e non sono riuscito a difendere il futuro dei miei figli.
Però voglio dare una parola di speranza, state tranquilli che sarà l'Euro ad uscire dall'Italia, dobbiamo agevolare che questo avvenga il più presto possibile.
L'unico debito che in Italia va pagato non è quello pubblico, fino a ieri c'era dieci di inflazione , io ti davo dieci di premio, io non ci rimettevo, non ci guadagnava nessuno dei due, il tuo risparmio era al sicuro e si andava avanti.
Ai ragazzi dobbiamo dire che c'è molto da fare, oggi purtroppo siamo in mano a sciagurati ludopatici, devono iniziare ad alzare la testa dal telefoniono e guardarsi intorno, perché insieme con noi possiamo ricominciare. Ma loro devono informarsi, entrare nelle cose del mondo, mostrando interesse per le cose, per il loro futuro.
L'unico debito è quell'impegno che ci siamo presi nei confronti dei nostri nonni e genitori, di lasciare ai nostri figli la stessa Italia che loro hanno lasciato a noi.
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